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Un riccio in giardino è sempre il benvenuto freccegiovedì 23 maggio 2013  



Il riccio, uno dei più desiderabili e attraenti visitatori del giardino, vive abbastanza numeroso nella maggior parte degli spazi verdi, solo che il più delle volte passa inosservato. Ha pochi nemici che, oltre tutto, difficilmente incontra nei giardino, fatta eccezione per il cane di casa, viso che deve guardarsi in particolar modo da volpi e donnole, cani a parte. Si tratta di un mammifero dalle abitudini notturne che comincia a gironzolare alla ricerca di cibo verso il  tramonto e continua per un paio d’ore per poi sospendere l’attività e riprenderla verso la mezzanotte per qualche altra ora. Infine, dopo un po’ di riposo, una ultima incursione alle prime ore dell’alba per circa un’oretta e poi a nanna per il resto della giornata.
Per queste sue abitudini crepuscolari è possibile che una famiglia di ricci viva nel giardino senza che il proprietario se ne renda conto. Per cercare di vederlo, provare a porre a terra, verso sera, una ciotola di latte e pane, sperando che non se ne veda bene solo qualche gatto di passaggio. Se poi si ha l’accortezza  di mettere il cibo sotto una fonte di luce, è facile assistere al suo arrivo dall’interno dell’abitazione. Una volta scoperto dove si trova la sua residenza, mettendo del cibo nelle immediate vicinanze, lo si potrà far diventare quasi domestico.
 
Che cosa mangia
La cosa curiosa è che il riccio, pur essendo prevalentemente insettivoro,  non si nutre di soli insetti, ma di qualsiasi piccolo animale che non sia abbastanza rapido da sfuggirgli. Se a volte gli occhi lo tradiscono perché non ha una vista particolarmente acuta, il naso non lo inganna mai e, con il suo fiuto finissimo, riesce tranquillamente ad evitare i predatori e al tempo stesso ad individuare le prede.
Viene considerato un amico del giardiniere perché è in grado di cacciare, oltre ai tanti insetti dannosi per le colture, anche lucertole, topi, toporagni e addirittura vipere, visto che, anche se qualche volta nella lotta può essere morso dal rettile, riesce a sopportare l’azione tossica del veleno. Per sua fortuna, riesce a sopportare anche l’azione tossica dei veleni agricoli che, purtroppo, sono sempre più spesso utilizzati nelle coltivazioni.
Il problema maggiore per la sua incolumità è la mortalità da incidente stradale, per così dire,  nel corso dell’attraversamento delle strade, questo perché di fronte alla minaccia rappresentata da un’automobile, il buon  riccio, invece di scappare, reagisce istintivamente immobilizzandosi e raccogliendosi nella tipica posizione a riccio, appallottolato su se stesso.

Costruire per lui una comoda casetta in giardino

Dal momento che questo simpatico gomitolo spinoso tiene pulito il giardino dagli ospiti indesiderati, ma anche perché comunque è un esserino che va difeso e protetto, sarà bene accoglierlo in giardino e cercare di invogliarlo a trascorre l’inverno in letargo nel proprio spazio verde. Se si ha a disposizione un largo spazio con alberi, è sufficiente ammonticchiare alcuni ciocchi di legno insieme a foglie secche e questo diventerà per lui un eccellente nascondiglio.
Se si desidera costruire qualcosa di specifico, lo si può fare utilizzando, indifferentemente, un tronco di legno cavo posto sul terreno a mo’ di tubo, o un tubo di plastica sempre coricato, cercando anche di realizzare una protezione per evitare che il cane di casa possa dargli fastidio, e non solo, perché in quel caso il cane potrebbe fare da puntaspilli agli aculei del riccio, situazione che richiederebbe il ricorso  al veterinario per la rimozione degli aculei.
In sostanza, è necessario che il suo riparo sia in posizione tranquilla, che non richieda alcuna manutenzione, considerando che il riccio vi dovrà restare per alcuni mesi completamente indisturbato. In alternativa, è possibile dotarsi di una casetta specifica per ricci che è possibile reperire presso le oasi naturali o le associazioni ambientalistiche. O ancora, prendendo spunto da una di queste casette già realizzate, costruirne una con le stesse caratteristiche, cosa che per un qualsiasi fai da te è abbastanza semplice.


©  RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il riccio, uno dei più desiderabili e attraenti visitatori del giardino, vive abbastanza numeroso nella maggior parte degli spazi verdi, solo che il più delle volte passa inosservato. Ha pochi nemici che, oltre tutto, difficilmente incontra nei giardino, fatta eccezione per il cane di casa, viso che deve guardarsi in particolar modo da volpi e donnole, cani a parte. Si tratta di un mammifero dalle abitudini notturne che comincia a gironzolare alla ricerca di cibo verso il  tramonto e continua per un paio d’ore per poi sospendere l’attività e riprenderla verso la mezzanotte per qualche altra ora. Infine, dopo un po’ di riposo, una ultima incursione alle prime ore dell’alba per circa un’oretta e poi a nanna per il resto della giornata.
Per queste sue abitudini crepuscolari è possibile che una famiglia di ricci viva nel giardino senza che il proprietario se ne renda conto. Per cercare di vederlo, provare a porre a terra, verso sera, una ciotola di latte e pane, sperando che non se ne veda bene solo qualche gatto di passaggio. Se poi si ha l’accortezza  di mettere il cibo sotto una fonte di luce, è facile assistere al suo arrivo dall’interno dell’abitazione. Una volta scoperto dove si trova la sua residenza, mettendo del cibo nelle immediate vicinanze, lo si potrà far diventare quasi domestico.
 
Che cosa mangia
La cosa curiosa è che il riccio, pur essendo prevalentemente insettivoro,  non si nutre di soli insetti, ma di qualsiasi piccolo animale che non sia abbastanza rapido da sfuggirgli. Se a volte gli occhi lo tradiscono perché non ha una vista particolarmente acuta, il naso non lo inganna mai e, con il suo fiuto finissimo, riesce tranquillamente ad evitare i predatori e al tempo stesso ad individuare le prede.
Viene considerato un amico del giardiniere perché è in grado di cacciare, oltre ai tanti insetti dannosi per le colture, anche lucertole, topi, toporagni e addirittura vipere, visto che, anche se qualche volta nella lotta può essere morso dal rettile, riesce a sopportare l’azione tossica del veleno. Per sua fortuna, riesce a sopportare anche l’azione tossica dei veleni agricoli che, purtroppo, sono sempre più spesso utilizzati nelle coltivazioni.
Il problema maggiore per la sua incolumità è la mortalità da incidente stradale, per così dire,  nel corso dell’attraversamento delle strade, questo perché di fronte alla minaccia rappresentata da un’automobile, il buon  riccio, invece di scappare, reagisce istintivamente immobilizzandosi e raccogliendosi nella tipica posizione a riccio, appallottolato su se stesso.

Costruire per lui una comoda casetta in giardino

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Se si desidera costruire qualcosa di specifico, lo si può fare utilizzando, indifferentemente, un tronco di legno cavo posto sul terreno a mo’ di tubo, o un tubo di plastica sempre coricato, cercando anche di realizzare una protezione per evitare che il cane di casa possa dargli fastidio, e non solo, perché in quel caso il cane potrebbe fare da puntaspilli agli aculei del riccio, situazione che richiederebbe il ricorso  al veterinario per la rimozione degli aculei.
In sostanza, è necessario che il suo riparo sia in posizione tranquilla, che non richieda alcuna manutenzione, considerando che il riccio vi dovrà restare per alcuni mesi completamente indisturbato. In alternativa, è possibile dotarsi di una casetta specifica per ricci che è possibile reperire presso le oasi naturali o le associazioni ambientalistiche. O ancora, prendendo spunto da una di queste casette già realizzate, costruirne una con le stesse caratteristiche, cosa che per un qualsiasi fai da te è abbastanza semplice.


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